La Legge 157/2019 di conversione del decreto-legge 124/2019 ha stabilito l’inserimento dell’art. 25-quinquiesdecies nel D. Lgs. 231/01, con inclusione nel catalogo dei reati e dei delitti previsti dal D. Lgs. 74/2000 in materia tributaria.
Cosa rientra
Tra gli illeciti penali che rientrano in questa forma di responsabilità, troviamo i seguenti:
- dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
- dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
- emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti
- occultamento o distruzione di documenti contabili
- sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte
La Direttiva PIF
Il catalogo dei reati tributari per i quali viene considerata responsabile anche la società è stato ulteriormente ampliato dal recente D. Lgs. 75/2020, avente ad oggetto l’attuazione della direttiva UE nota come PIF che ha introdotto i delitti di dichiarazione infedele (art. 4 D.lgs. 74/2000), omessa dichiarazione e indebita compensazione. Tali reati si applicano a condizione che siano commessi anche in parte nel territorio di altro Stato membro dell’Unione Europea al fine di evadere l’IVA per un importo complessivo non inferiore a 10 milioni di euro.
Lo stesso D. Lgs. 75/2020 ha stabilito ulteriori modifiche al D. Lgs. 231/01. In particolare:
- all’art. 24 vengono inseriti i reati di frode nelle pubbliche forniture e di frode in agricoltura;
- all’art. 25 vengono aggiunti i reati di peculato, di peculato mediante profitto dell’errore altrui e abuso di ufficio, quando il fatto offende gli interessi finanziari dell’Unione Europea;
- viene inserito l’art. 25-sexiesdecies, che introduce il reato di contrabbando nel catalogo dei reati.
Le nuove fattispecie di reato introdotte impongono alle società di aggiornare il MOG 231 vigente, in modo da mantenere intatta l’idoneità del modello stesso come misura preventiva alla commissione dei reati presupposto.
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