Il 5 ottobre 2021 sono stati pubblicati i nuovi standard GRI, che entreranno in vigore a partire dal 1° gennaio 2023. Vediamo insieme in questa breve carrellata le novità più salienti.
Il processo di consultazione
Il Global Sustainability Standards Board (GSSB), l’organismo indipendente di definizione degli standard GRI, ha avviato nel 2019 un processo di consultazione multi stakeholder per modificare i GRI Universal Standards del 2016 (GRI 101, GRI 102 e GRI 103) al fine di migliorare il modo in cui le organizzazioni li utilizzano per comunicare i propri impatti sull’economia, l’ambiente e le persone e migliorare dunque anche la qualità e la coerenza della rendicontazione di sostenibilità.
Il processo di consultazione dei suddetti standard, realizzato sotto la supervisione del GSSB, si è sviluppato nell’arco di 90 giorni dall’11 giugno al 20 settembre 2020, con approvazione finale delle bozze in data 2 luglio 2021.
Le principali modifiche
I nuovi standard GRI sono stati allineati ai principali standard di riferimento intergovernativi relativi ai diritti umani e alla due diligence sulla sostenibilità, tra cui
- Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani
- Linee guida OCSE per le imprese multinazionali
- Linee guida OCSE sulla due diligence per una condotta aziendale responsabile
- Standard internazionali OI
- Principi di governance globale ICGN
I nuovi Universal Standard GRI sono così rinominati
- GRI 1: Foundation 2021
- GRI 2: General Disclosure 2021
- GRI 3: Material Topics 2021
GRI 1: Foundation 2021
Per quanto riguarda il GRI 1: Foundation 2021, una delle principali novità consiste nella definizione di un’unica modalità per la redazione del Reporting GRI, che prevede il rispetto di 9 requisiti stabiliti nell’informativa e l’eliminazione della precedente distinzione tra Core e Comprehensive. Nel caso in cui un’organizzazione non fosse in grado di coprire i 9 requisiti richiesti, potrà comunque dichiarare l’utilizzo dello Standard GRI quale framework di riferimento, nonché fornire ulteriori informazioni specificate nell’informativa (Reporting with reference to the GRI Standards).
Tra gli altri aggiornamenti del GRI 1, è da evidenziare anche l’introduzione dei concetti chiave alla base della definizione del processo di reporting di sostenibilità e cioè Impatto, Temi Materiali, Due Diligence e Stakeholder.
Sono stati inoltre aggiornati i principi di rendicontazione con l’obiettivo di rimarcare l’importanza della cura delle informazioni presentate e diffuse nel report di sostenibilità.
GRI 2: Disclosure 2021
Oltre all’aggiornamento delle informative già esistenti (pratiche di rendicontazione, attività e lavoratori, governance, strategia, politiche, meccanismi di coinvolgimento delle parti interessate) la principale novità consiste nell’introduzione di una nuova informativa sugli impegni per una condotta aziendale responsabile – compreso il rispetto dei diritti umani e la due diligence – e come questi impegni vengano tradotti nell’operato dell’organizzazione.
GRI 3: Material Topics 2021
Per quanto riguarda infine il GRI 3: Material Topics 2021, la principale novità è la revisione dell’approccio per l’analisi di materialità, con l’introduzione del concetto di due diligence.
La nuova informativa presenta inoltre una vera e propria guida per l’azienda all’iter di definizione dei temi materiali, oltre a comprendere tre informative che prevedono modalità con le quali l’azienda determina, elenca e gestisce ciascuno di questi temi.
Una rendicontazione più consapevole
Grazie a questo processo di revisione e aggiornamento, i GRI Universal Standard si configurano come un complesso normativo più forte, in grado di condurre le aziende verso una rendicontazione di qualità perché meglio orientata alla definizione dei temi materiali e più concentrata sugli impatti, sui principi e sui requisiti. Un complesso più solido perché riflette le aspettative di due diligence delle aziende contenute negli strumenti intergovernativi delle Nazioni Unite e dell’OCSE.
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